A casa

17 luglio 2012

Mbò, son passati quasi 3 mesi da quando sono tornata in affitto: mi sento MOLTO più libera, ho molto meno tempo per le nerdate… e ancora non so cucinare, sbruciacchio quel poco che faccio e carbonizzo le cose che Convivente prepara.

Disattenzione alle stelle. Non capisco come facciano le “donne normali” a non commettere errori madornali come bruciare vivande, roseggiare maglie precedentemente bianco latte e perdere nasini (chiamati anche “mollette”) come se piovesse… Ne avevo comprati la bellezza di 50 (- che tanto siamo in due, mica ne posso prendere settordici – pensavo); ad oggi solo la metà di essi è sopravvissuta.
In compenso le mie patate lesse sono kanbeki sugoiiiiii!!1!!!!!(one)!!!!!!!11!!!  

Anche Kida-kun pensa che le mie patate lesse siano sugoku oishi… u_ù

 

Da un po’ di tempo a questa parte ho scoperto che ho la fissazione per il pulito, la qual cosa NON fa affatto bene alla mia già precaria salute mentale: avevo sorriso vedendo Ryuji (Toradora – ndR) pulire con uno matita coperta di carta… Ebbene, adesso posso dire di averlo fatto anch’io! u^u
Il fatto è che quando siamo entrati, questa casa era disastrata: non solo era disastrata dal punto di vista della mobilia, ma era anche ingiovibilmente lercia; la peggior parte in assoluto era -neanche a farlo apposta- il bagno: OSCENO! O_O
E quindi m’è toccato far delle pulizie approfondite con tanto di spazzolino da denti (non proprio come Ryuji, ma l’essenza è quella) per le fenditure tra mattonella e mattonella e -udite, udite- per gli spazietti tra la finestra e la veranda.

 

Ardi mio cosmo, ardi e brucia ogni germe di questo Mondo!

 

Insomma, nonostante le mie oscure paure e tetri presagi, la convivenza va bene, le faccenduole di casa procedono (forse troppo) e la mia cucina è rimasta lo schifo immangiabile di prima.
Sono un disastro assoluto, ma fiero! (Frase di nebulosisssssimo senso…)
Mbhà, visto che è tardi vado a scaldare le cibarie, che a breve Convivente torna e credo voglia proprio nutrirsi.

Speriam di non bruciare nulla, va’!

YOSH!

 

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