Non so quanti appassionati videogiocatori di Dragon Age ci siano nell’Impero Supereroistico di noialtri, ma volevo comunque condividere il mio momento di disagio mentale. Abbiate pazienza, sono vecchia.

Premetto che sono un’amante della razza nanica da sempre: ometti ben piazzati, fissati nella mezza età apparente fin dai cinque anni umani e pelosoni proprio come piace a me… e ho appena finito “The descent”.

Ora! Come ben sa chi ha giocato a Dragon Age, sono ANNI che le pervertit-cioè, le ragazze con gusti sani come la sottoscritta attendono un Love Interest nanico: in Origins ho avuto un breve (ma intenso) momento di gloria con Gorim (e no Alistair, non rimpiango di averti concesso la mia “mano”… Smetti di piangere!); nel secondo capitolo mi hanno fatta sperare in Varric che diciamocelo, ha una composizione viso affascinante, ma lui credo preferisse il mio Mabari a me…
E poi in Inquisition lo rivedi, bello come il sole e col petto così villosamente villoso che potresti fare le treccine alle treccine delle treccine di pelo. L’amore, insomma!
A questo giro sarà mio! – mi son detta.
E invece no, ROMANTIKKU negata again.
Mi sono buttata in piena esasperazione su Blackwall che ok, è un bell’ometto di mezza età come piace a me, mi piace assai, come statura potrebbe essere un nano e ha una sana dose di peli che… Ma non è un nano.
Ok, ok, lo so che nella bozza preliminare sarebbe dovuto essere un nano. Ma non lo è!
Non ha l’animo da nano!
Mi capite, vero?

tumblr_inline_neohqx8JF51rehoct

Ma li avete visti i nani? E quanto sono muscolosi? Sono figli della roccia, non so se mi spiego… E tutti quei peli? Oddio~♡

Lo so che mi capite, adesso potete farla finita con la finta minaccia di chiamare il 113…

Sirene in lontananza a parte, come vi dicevo una settimana fa ho iniziato il secondo DLC di Inquisition.
Ho iniziato “The descent” e lui era lì: basso, tarchiato, in armatura e barbuto! Ah, la barba!
Dovrei scrivere un libro di odi alla barba…
Renn della Legione dei morti aveva già il cuore della mia Cadash (e il mio) alla prima apparizione e ha scalato rapido la vetta del personaggio nanico preferito riuscendo (quasi) a battere Varric!

2016-01-22 02.24.27

Ma ciao, fascinosino Renn! Che fai stasera? Bisteccata nelle Forgotten Caverns a lume di lyrium?

Mi dispiace Blackwall, mi dispiace Alistair, Gorim, Anders… Renn sarà il mio DESTINO e chissene di Valta… Quella sente le voci e vede i Titani, eh! Sta male forte!

Ho deciso, la Somma inquisitaH si concederà a Renn: rimarrà nelle Deep Roads, randellerà i flaccidi glutei delle Darkspawn e… SPOILER AHEAD~♡

2016-01-22 02.38.59

Non dite che non vi avevo avvisato… u_ù

 

Certe volte mi scordo cosa succede di solito ai miei personaggi preferiti. Che sia una forma di autoconservazione?
Per favore, in questo mio momento depress-mood: create una petizione. Andate e diffondete il Verbo.
Che si sappia quanto Bioware sia stata malvagia fin’ora!
Che si conosca la sua crudeltà!
Che non possa più infrangere i cuori delle innocenti fanciulle!
Che si sappia che sarebbe anche l’ora di arrivare un nano tra le scelte romantiche, eh! Daje!

Sto male anch’io, eh. Come Valta, Dottore? Nah, la camicia non mi serve… Tanto sto attaccata alla Play4 come al solito, mica vado in discoteca stasera.

Ebbene sì: complice un certo qual numero di videogiochi che DEVO moralmente giocare eppur deficitari d’talica o anglofona lingua, mi trovo costretta -mio malgrado- nel proseguo dello studio matto e disperatissimo del nipponico idioma.

TL;DR Ho ripreso a studiare il Giapponese, partendo DI NUOVO dall’Hiragana.

Poiché in qualità di rappresentata aulica del movimento “Sentai ForeBAH!” la mia identità è avvolta nel mistero, posso ben capire che non mi conosciate affatto ma, se mi conosceste, sapreste anche che in questi ultimi anni ho tentato l’approccio al giapponese per ben Nmila volte.

Costanza-san! Sono una super sentai, il Mondo intero ha bisogno del mio aiuto! Non posso starmene qui, seduta, a studiare tutto il giorno!

Costanza-san, maBBasta! Sono una super sentai, il Mondo intero ha bisogno del mio aiuto! Non posso starmene qui, seduta, a studiare tutto il giorno!!11!!!

Cos’è cambiato dall’ultimo tentativo fallimentare? Assolutamente nulla, le mie motivazioni sono altrettanto futili e scostanti e non credo durerò abbastanza da potermi almeno presentare, ma chissene.
Al momento so scrivere a random vocali e i gyou di K e S in Hiragana; ancora non mi bastano per giocare ai giochini zozzoni pieni di bei FILF frequentabili, ma me ne farò una ragione.
Sto usando un metodo talmente elementare che mi fa male la mano destra per il troppo scrivere, ma sono assolutamente fiera di me… Almeno fino a domani, quando capirò di aver dimenticato TUTTO e dovrò ripartire da zero.

Per adesso mi godo l’ebrezza orgasmica del sapere.

SEE YA!

E domenica…

14 settembre 2012

… botta di Moneglia, borgo marinaro nelle vicinanze -si fa per dire- di Genova!

Barca cambiata, equipaggio idem: stessa timoniera purtroppo (sì, la bimbaminkia che ha bidonato il gozzo all’ultima gara), l’ex terzo remo ora capovoga, il solito secondo remo, un brend niu-sugoi-kawaii!!11!!(one)! terzo remo (che non conosco xD) e Convivente al quarto.

cHe SuPaH-MeGaH-UbEr-bArKa!!11!! SuGoi-NeKo-KauAiiiii!!1!!!(one)!

Vedremo, vedremo… Ma la barca pare sensibilmente migliorata, scorre meglio ed è più leggera di 10 Kg che NON sono poco.

Stavolta porterò un costume, DUE macchine fotografiche e un quantitativo variabile di antistaminici!

Vedrò di preparare anche qualcosina per cibarsi/abbeverarsi nei lunghi lassi temporali di vuoto assoluto, che col cavolo che spendo di nuovo 16 Euro per un panino di diametro pari a 3cm e una bottiglietta da mezzo litro di acqua…
Ho già pronto l’immancabile libro -trattasi de “I ragazzi di Anansi”, di Gaiman che mi tengo in serbo da settimane seppur abbia, lo ammetto, già letto i primi due capitoli.
(Non ho potuto resistere! xD)

Ho visto comunque che cose da visitare ce ne sono, quindi mi farò un percorsino veloce da seguire e all’orario fissato andrò alla gara, che sarà sicuramente nel pomeriggio.


E chiudo qui. u^u
Com’è che non mi viene mai in mente una frase intelligente per chiudere i Post? T^T

Isola d’Elba rulez!

10 settembre 2012

EDDDDunque!

Ieri isola d’Elba, per la seconda gara dei campionati italiani di voga a sedile fisso.
Dopo la disfatta psicologica di due giorni fa, con un preavviso di gara di un’ora e mezzo, litigi assortiti, una timoniera bimbaminkia che non sa tenersi un uovo in culo e un fidanzato/capovoga  che primadonneggia con risvolti tragicomici, alla fine siamo giunti alla seconda prova.

Ovviamente, anche stavolta siamo partiti male: il capovoga infortunato (?), la bimbam-ehm… timoniera infortunata pure lei (quanti infortuni nel giro di 13 ore, nevvero?), la barca che non è quella da gara su cui i ragazzi si sono allenati per mesi, i puntapiedi da donna (lol) e un campo di gara ad catsum.
Un disastro di cui siamo (ma sono sarebbe più corretto, visto che io sono una sorta di mascotte) venuti a conoscenza solo una volta sbarcati sull’Isola.
Il Comitato organizzativo fortunatamente si è subito messo in moto e alle 13:00, dopo appena due ore, hanno trovato una barca dei femminili con i puntapiedi non regolabili e un timoniere brand new.
Non il massimo, ma almeno la gara c’è stata.

Il risultato non è stato dei migliori, anzi: terzi su sei, ma con due equipaggi femminili e uno maschile squalificato per essere entrato prima in boa.
Uno schifo, sì. Anche contare i problemi che ci sono stati non risolleva certo il morale.

La cosa che più mi ha dato fastidio è stata la reazione degli allenatori, coloro che più di tutti dovrebbero sapere quanto è grande il desiderio di vincere e quanto è disastroso e negativo il “passivismo” con cui hanno accolto il risultato.
“Sì, vabbé dai, non è una tragedia. Basta che vi qualifichiate nei primi 7, poi se perdete amen.” NON è il discorso giusto. Sarebbe stato più apprezzabile, a parer mio, un sano “Bimbi oggi non abbiamo dato il massimo. Avete le capacità per sfondare culi e vincere, vedete di mostrarle anche agli altri. E ora di corsa ad allenarci, muoversi!” sarebbe stato auspicabile… Ma si sa, io non sono un’allenatrice, sono la mascotte.

Ora, sinceramente, il viaggio è stata la tipica “ammazzata”, gergo indomito livornese per dire “sfacchinata assoluta”.
Sveglia alle 7:00, alle 8:00 appuntamento comune in baracchina Bianca per la colazione, alle 8:30 partenza per Portoferraio.
Come avevamo previsto siamo arrivati al porto con un buon anticipo, quindi ci siamo messi a chiacchierare e a lollare al solo sentire “schiaccina” al posto del Livornese “schiacciata”, che secondo me è pure più bellino. Ma De Gustibus.

Il traghetto ci aspettava alle 10:00 e quindi via, partenza!
L’andata, almeno per me, è stata traumatica: nipote di pescatori e figlia del Signore degli scogli ovviamente soffro il mal di mare, eredità forse del lato contadino che mi distingue per linea matriarcale.
Per una lunga ora ho combattuto con il mio stomaco, che proprio non ne voleva sapere di collaborare, ma alla fine ne sono uscita vittoriosa. Fisicamente provata, ma pur sempre vincente.

Appena attraccati ci hanno accolti il sole e il caldo afoso e subito ho ripensato alla cura nel preparare la borsa, alle cibarie che avevo portato, all’acqua, alla crema solare, all’asciugamano da mare e sì, alla borsettina di plastica con il costume dentro; sì, proprio quella che avevo lasciato sul tavolo proprio prima di uscire… E che sul tavolo è rimasta, tipo.

*Sono un’idiota.*

È stato il pensiero per buona parte della mattinata e per buona parte del pranzo (essì, anche quello pagato dal Comitato, anche se un po’ misero) e per buona parte del pomeriggio. Mentre tutti coloro che non avevano gare si divertivano spruzzandosi l’acqua nel viso con l’intenzione di accecare per sempre l’avversario (abitudine tutta livornese), io me ne stavo in solitaria a leggere “La grammatica di Dio” di Stefano Benni, seduta sotto agli alberi de “Le ghiaie”.

Il costume… Dovevo portare il costume… Come ho fatto a dimenticarmi quel dannato costume…?

Tra una capatina in sala giochi, una partita a biliardino, una girata per il centro di Portoferraio (terra natale di mio nonno materno) e una visita amichevole al pulitissimo bagno a pagamento, ho passato la giornata fino alle 17:30, orario di partenza della competisciòn. Finita come già vi accennavo poc’anzi.

Ho fotografato istante per istante, al mio fianco (metaforicamente, perché effettivamente era giù in spiaggia) Barbara riprendeva tutta la gara in filmato, per poi revisionarlo a fine.
Ho immortalato la pessima partenza, il buon andamento della barca, i pessimi giri di boa… E poi è tutto finito. Circa 10 minuti di gara e un migliaio di foto. xD

Una volta scesi, sono prontamente andata a portare l’acqua a Borgo B (il gozzo di Convivente), poi filato di rincorsa a fare la doccia ché da lì a poco ci sarebbe stata la premiazione.

È stato tutto ,molto carino e gli elbani, contrariamente a quanto avevo sentito dire da mia madre, sono persone gentili e disponibili tanto che, a causa dei ritardi nella schedulazione delle gare e conseguentemente della premiazione, ci hanno offerto una merenda a base di buonissima pizza (davvero, era squisita!) mentre andavano a prendere i biglietti per il traghetto di ritorno che sì, ci ha aspettato per ben 10 minuti prima di partire.

Un’ottima giornata di svago, anche se di ritorno dall’isola qualche occhietto lucido per la pessima prova l’ho visto.
Abbiamo passato tutta l’ora a parlare della gara, a scherzare brevemente e poi ancora a guardare foto e filmati della competizione.

Prossima volta a La Spezia. Spaccheremo i culi, assolutamente!

Perché io sono Batman!

27 agosto 2012

Ooooorbene, visto che sono una grandissima fan di Batman (film, ma anche fumetto), ho pregato il Dio Anansi di farmi trovare sotto al cuscino un paio di bigliettini per l’anterprima nazionale e, NonIndovinereteMaiSorpresaDelleSorprese!
Quando mi son svegliata la mattina dopo non c’erano. neanche uno dei due.

Inizio a pensare che Anansi-kun non mi veda di buon occhio, forse dovrei sacrificare qualche altro succo ACE in suo onore…

Insomma, dato che la sopra citata Divinità non ne vuol sapere di aiutarmi, mi son decisa a prendere i biglietti comprandoli.
Sì lo so, è triste… Ma è questo il Mondo in cui adesso viviamo.
Neanche i Super-awesome-Eroi riescono ad accaparrarsi i biglietti del cinema gratis.

Scherzi a parte, un paio di giorni prima avevo notato il lampeggiante annuncio circa la prevendita, quindi sono andata sul sito del cinema e ho comprato due ingressi (per me è Convivente) con una dose visibile di commozione.
Avevo grandi aspettative per questo film, e al momento di presentarsi in Sala 1 già avevo avuto bisogno di una dozzine di defibrillate (???) per la troppa emozione.

Ora, sinceramente, non sono una critica cinematografica: non m’intendo di regia, né di costumi di scena e neppure di scenografie… Ma il film mi è piaciuto. E mi ha deluso tanto, anche.
Aspettate, che vado nel dettaglio del mio dualismo Stevensoniano. u_ù

INIZIO

Semplicemente: si vedono un paio di idioti qualunque (buoni ammeriggani -ops, pardon- GothamCityani) a cui vengono gentilmente recapitati un paio di ribelli/mercenari qualunque. Ovviamente incappucciati. E ovviamente NESSUNO ha la premura di togliere il cappuccio ai suddetti.
E poi ci meravigliamo se gli attacchi terroristici vanno a buon fine.

Come era ovvio supporre, tra gli incappucciati ribelli siede il Capo Supremo, colui che solo ucciderebbe un circo Russo a mani nude: Bane.
Nota di merito: il Bane di Nolan mi piace molto, il renderlo molto più realistico rispetto al fumetto mi è piaciuta più del previsto; peccato per il pessimo doppiaggio da telecronista che ha mangiato il microfono.

Bane spacca i culi (ovvio) dopo che l’aereoplanino dei poco svegli ammeriggani/GothamCityani viene preso d’assalto dall’aereoplanino dei “suoi” soldati, muoiono quasi tutti, il main villain rapisce un Doctah specializzato in armamenti pseudo-nucleari e, in simulazione del cadavere dell’Accademico, lascia a morire uno dei suoi che per contro ne è sinceramente onorato. Bravo ragazzo.

All’orizzonte, il bravo Bane agganciato ad una fune di soccorso lanciata dall’aereo, in tandem al Dottore.

E qui termina la scena iniziale.

Ora l’inizio è, a parer mio, il peggiore della trilogia di Nolan: non ha un ritmo incalzante come il primo colpo visibile del Joker e non ha quel sapore agrodolce del primo capitolo.
Ma DE GUSTIBUS.

INTERMEZZO

Bella la “vista orfano” di John Blake, che più avanti si rivelerà avere un ruolo chiave.
Incredibile l’utilità di Gordon, qui infermo a letto per l’intero (o quasi) film.
Assurdo il comportamento di Alfred, mai e poi mai abbandonerebbe il “suo” Signorino, soprattutto non in una situazione del genere.
Bello vedere che Rufus, anziché far annegare l’intero progetto, preferisce darlo in mano ai terroristi.
Miracolosa la capacità di rigenerazione del Signor Wayne, che prima deve usare un tutore per muovere la gambasinistra, poi il tutore scompare e alla fine, forse grazie all’aiuto di Padre Maronno, riesce a guarrire in meno di quattro mesi i problemi -chiamiamoli così- strutturali alla schiena; a tratti mi sembrava di vedere Logan degli X-Men.
Ce ne sarebbero altre, ma sfortunatamente il tempo per scrivere è poco.

FINALE

Lo scontro con…

>SEMI-SPOILER!<

… i cattivi è stato osceno, vorrei conoscere chi ha osato girare un simile “combattimento”!
Non sono un’esperta, ma avevo notato delle carenze in questo senso anche negli altri due film… ma qui si rasenta la vergogna assoluta, soprattutto dopo aver letto che c’era una equip di riprese (scusate, non so se esista un termine più appropriato) addetta solo alle scene di combattimento. Soldi sprecati, dico io.

Molto intensi gli ultimi cinque minuti, che mi hanno emozionata più dell’intero film.

La sensazione generale che la visione mi ha lasciato è stata di velocizzazione; ovvero, mi è parso che tutto fosse stato tirato via senza la dovuta attenzione ai dettagli.
Capisco che sia difficile gestire una trilogia, soprattutto dopo la morte di uno degli attori che, a sentire i vari rumors, avrebbe dovuto far ritorno anche in questo terzo capitolo… Ma Nolan è un professionista (lo dimostra il suo “The prestige”, che a me è piaciuto tantissimo!) e da un professionista ci si aspetta tutt’altra qualità.
Ho scoperto da poco che gli “errori” di continuità che ho trovato si chiamano BLOOPERS (ma potrei sbagliare).
Ebbene, “Batman – The dark knight rises” ne è pieno.

Un peccato, speravo si tornasse ai picchi di “Batman Begins”.

Piccola nota di biasimo, ma anche qui si torna ai gusti personali: ridatemi Michelle Pfeiffer. La Selina di Anne Hathaway da il suo meglio a 90°, ma è povera di quella sensualità che dovrebbe essere propria del personaggio.

Opinioni libere da spoiler (yessa, ce l’ho fatta!), ma solo accennate.
Se mi sentissi meglio scriverei fiumate di robe, ma per oggi mi fermo qui, sicura di essermi dimenticata TANTE e più cose. xD

See ya!

27 agosto 2012

E finalmente ora posso scrivere ai quattro venti (??)

Ben svegliato, Vale!

(E sì, con questo colore che disintegra una retina sana nel giro di tre secondi. xD)

Altro che “El gato”, sei più un leone… Anche se ci hai fatto preoccupare un botto!Dopo una settimana passata in rianimazione eravamo pronti ad ucciderti, in caso tu avessi deciso di non svegliarti.

Tutto è bene quel che finisce bene, adesso manca soltanto che la Polizia acciuffi i tizi che ti hanno conciato così.

A casa

17 luglio 2012

Mbò, son passati quasi 3 mesi da quando sono tornata in affitto: mi sento MOLTO più libera, ho molto meno tempo per le nerdate… e ancora non so cucinare, sbruciacchio quel poco che faccio e carbonizzo le cose che Convivente prepara.

Disattenzione alle stelle. Non capisco come facciano le “donne normali” a non commettere errori madornali come bruciare vivande, roseggiare maglie precedentemente bianco latte e perdere nasini (chiamati anche “mollette”) come se piovesse… Ne avevo comprati la bellezza di 50 (- che tanto siamo in due, mica ne posso prendere settordici – pensavo); ad oggi solo la metà di essi è sopravvissuta.
In compenso le mie patate lesse sono kanbeki sugoiiiiii!!1!!!!!(one)!!!!!!!11!!!  

Anche Kida-kun pensa che le mie patate lesse siano sugoku oishi… u_ù

 

Da un po’ di tempo a questa parte ho scoperto che ho la fissazione per il pulito, la qual cosa NON fa affatto bene alla mia già precaria salute mentale: avevo sorriso vedendo Ryuji (Toradora – ndR) pulire con uno matita coperta di carta… Ebbene, adesso posso dire di averlo fatto anch’io! u^u
Il fatto è che quando siamo entrati, questa casa era disastrata: non solo era disastrata dal punto di vista della mobilia, ma era anche ingiovibilmente lercia; la peggior parte in assoluto era -neanche a farlo apposta- il bagno: OSCENO! O_O
E quindi m’è toccato far delle pulizie approfondite con tanto di spazzolino da denti (non proprio come Ryuji, ma l’essenza è quella) per le fenditure tra mattonella e mattonella e -udite, udite- per gli spazietti tra la finestra e la veranda.

 

Ardi mio cosmo, ardi e brucia ogni germe di questo Mondo!

 

Insomma, nonostante le mie oscure paure e tetri presagi, la convivenza va bene, le faccenduole di casa procedono (forse troppo) e la mia cucina è rimasta lo schifo immangiabile di prima.
Sono un disastro assoluto, ma fiero! (Frase di nebulosisssssimo senso…)
Mbhà, visto che è tardi vado a scaldare le cibarie, che a breve Convivente torna e credo voglia proprio nutrirsi.

Speriam di non bruciare nulla, va’!

YOSH!

 

Bored…

14 febbraio 2012

Non ho mai molto da scrivere(barra)raccontare vuoi per la stitichezza di voglia, vuoi perché effettivamente non ho mai troppo tempo libero.

Dato che oggi mi hanno costretta a prendere un giorno libero (ché tanto gli straordinari non me li pagano di certo) pensavo di poter uscire a cazzeggiare tra bar, librerie, fumetti e scagliozzi… E invece!
La stolta creatura Steve Addicted è malata (inutile come il suo Steve), il rincretinito che pensa di essere un antenato del Comandante Shepard lavora, studia e poi si allena (al solito), i libri che dovevano arrivarmi ieri non sono ancora arrivati e il mio compleanno si avvicina inesorabile. Una disgrazia dietro l’altra, è incredibile!

A causa di TUTTO questo io non ho un BENEMERITO cavolo da fare.
Non posso nemmeno consolarmi con un bell’episodio di un telefilm random visto che lo streaming è praticamente deceduto… e quindi ho deciso di dedicarmi al Blog.
Negli ultimi tempi lo lascio sempre solo e no, ok, l’ho SEMPRE lasciato solo e non me ne sono mai curata, ma da oggi e fino a domani la solfa cambia: scriverò una sequela di cose completamente prive di senso tanto per allietare il mio grigissimo pomeriggio di “forever alone-itudine”!

Inizio col dire che sono una fottutissima anima pia visto che il Dio del rincretinito mi deve minimo TRE (e dico tre) posti nel suo Residence migliore. u_ù

Giovedì scorso infatti ho fatto ben tre buone azioni; per una persona comune potranno anche essere all’ordine del giorno ma per me, pseudo-sociopatica, sono un passo verso la santificazione peritura.

Avevo appena staccato dal lavoro, erano le 17:30 e mi stavo avviando con passo traballante, affamata e con la musica a tutto volume nelle orecchie verso la fermata dell’autobus (ebbene sì, impiego meno con i mezzi pubblici che con i miei).

Mentre son lì che affamata a causa di un pranzo totalmente saltato aspetto il 9AM, mi si avvicina una ragazza e mi chiede cosa debba fare per arrivare al pronto Soccorso; mi tolgo le cuffie, mi faccio ripetere la domanda e le rispondo che deve prendere il mio stesso mezzo e scendere poche fermate dopo.
Mi guarda di rimando e io intuisco che, lasciandola da sola, non arriverà mai a destinazione, quindi mi offro di dirle quando e dove scendere.

L’autobus ritarda come al solito i suoi dieci minuti accademici e nel frattempo mi spiega l’urgenza che ha di arrivare e le motivazioni (una bambina -nipote, presumo- di pochi mesi con la febbre, ricoverata poco tempo prima); un po’ perché i bambini mi piacciono (non sono poi il mostro che tutti pensano) e un po’ perché capisco la preoccupazione avendo due nipoti di cui sono innamorata, mi decido a darle una manina ripromettendomi comunque di arrivare il prima possibile a casa.

Il 6AM arriva, saliamo entrambe, ma rimaniamo ferme perché la macchinetta obliteratrice non funziona.
Che problema c’è -mi chiedo tra me- visto che la seconda funziona alla perfezione? Ma le vecchine si lamentano, quindi dobbiamo rimanere ferme altri 10 minuti per far riparare la macchinetta infernale.
Ripartiamo e la ragazza (di cui non so neanche il nome, ora che ci penso) mi racconta che non è Toscana ma che vive e studia comunque nella città vicina; facciamo un po’ di conversazione (inteso come: lei parlava, io ascoltavo) finché non arriva il momento per lei di scendere. Le dico che quella è la sua fermata, lei fa per scendere, mi guarda e… scendo anch’io.

Mi dico che tanto non siamo poi così distanti da casa mia, che sarei comunque scesa dopo massimo sei/sette fermate e l’accompagno verso il Pronto Soccorso.

Ora, sinceramente, sono 2 anni che non vado al reparto di Pediatria (dove nel frattempo avevano portato la bimba) e quindi, arrivati laddove credevo che fosse, la mia utilità gagliarda si è esaurita. La guardo, la ragazza guarda me e poi mi viene in mente che un anno prima hanno spostato il reparto nell’ala nuova… e dove cavolo sarebbe, ‘sta ala nuova? 

Lei lo sa!
La ragazza si ricorda di esserci stata, è nella parte che costeggia l’ottavo padiglione e quindi ci mettiamo a cercare il padiglione in questione.
Dopo aver chiesto a qualcuno in giro (un addetto al cancello per le automobili, un simpatico e cordiale infermiere e una persona random) finalmente riusciamo a trovarlo!
La ragazza mi esprime la sua immensa gratitudine alla quale io, refrattaria ai complimenti, rispondo con un sorriso imbarazzatissimo schernendo la mia effettiva utilità.
Guardo la ragazza entrare nel reparto, sorridermi e ringraziarmi a profusione e salutarmi con la mano finché le porte non si richiudono dietro di lei.
È finita!

Guardo l’orologio e ormai anche l’ora della merendina è andata: sono già le sei e mezzo e sono ancora un bel po’ lontana da casa, quindi gambe in spalla mi dirigo verso casa a piedi.
Dopo una camminata minima di cinque minuti vedo passarmi a fianco il solito 9AM, faccio una sana corsetta che quasi mi uccide e riesco a salire sull’autobus.
Mi guardo intorno sfinita e noto subito che, ovviamente, tutti i posti sono occupati.
Tch! Figuriamoci se mi demoralizzo per così poco!
Col cuore in procinto di esplodere post-corsa, mi avvicino alla vecchina che in partenza aveva premuto la richiesta di fermata e mi appoggio al corrimano tanto per riposarmi un po’.

L’autobus si ferma, la vecchina si alza e si appresta a scendere mentre io prendo il suo posto, ma noto che c’è un portafoglio sul sedile.
Ecchecavolo però, oggi tranquillità zero!
Quindi mi fiondo fuori e restituisco il borsellino alla vecchina che mi bacia e mi abbraccia, mi dice che i giovani non sono tutti da buttare (cosa avrà voluto dire? [cit.]) e mi ringrazia ancora.
Che vecchina gentile, mi dico mentre la guardo farsi lontana.
E io sono alla fermata. AGAIN.

Questa volta decido di rimanermene lì, ad aspettare l’autobus perché ZERO voglia di camminare e ho fame, sonno, sono stanca e inizio pure ad aver sete.
Arriva il solito, MALEDETTO 9 AM; lo prendo; questa volta mi siedo; mi guardo intorno: siamo io, due bambini col nonno ed una bambina delle elementari (che bellina col grembiulino! >_<).
Nessun pericolo, mi dico.
A meno che il nonno non si dimentichi uno dei due bimbi (o tutti e due, chissà) sul mezzo, stavolta dovrei poter tornare a casa in tranquillità.

Evidentemente, il Sommo Mycroft (devo smetterla di guardare Sherlock e adorare Gatiss…) aveva altri progetti per me.

Arriviamo alla mia fermata. La bambina in fila davanti a me scende e inciampa al che io, con la leggiadria tipica di un bradipo sovrappeso, la prendo al volo con lo zaino compreso.
La bimba mi ringrazia, il nonno coi bimbi mi fa gli elogi (per cosa, poi? Possibile che tutti abbiano ZERO fiducia nei giovani? Che poi tanto giovane non sono, ma vabbé…) e io rimango lì, alla fermata, sfinita.

Tre “atti di bontà” sono troppi anche per quegli strani tizi Monoteisti che adorano quella famosa Divinità artefice dell’uccisione del proprio figlio (e poi mi vengono a sproloquiare dell’amore familiare… Ma lol xD), figurarsi per me.
Me ne torno a casa, ormai sono quasi le sette e mezzo , non ho nemmeno più fame. Poi mi fermo alla pizzeria sotto casa, mi prendo una schiacciatina ripiena, una Coca Cola e un pezzo di pizza.

Massì, dai!
Non mi è andata malaccio. Almeno ho un paio di scuse valide per non aver pulito casa!
E me ne torno a casa beata, consapevole che comunque dovrò pulire dopo cena… 

TRUE STORY. u_ù

Bhà, non ho poi così tanta voglia di scrivere, quindi penso che la finirò qui.
L’orario per passare il pomeriggio l’ho fatto, sono già le sei e mezzo e devo preparare la mia cena…

Possa Chtulhu guidare il vostro cammino di distruzione.


Neve!

1 febbraio 2012

Solitamente vedere la neve dalle mie parti è come aspettarsi che i nostri Parlamentari si diminuiscano lo stipendio: impossibile.

Ed eccomi di nuovo qui, durante la mia personalissima snowy night (perdonate l’inglesismo, è stato più forte di me), a scribacchiare robe di cui a nessuno importa. [cit.]

Fino a 5 minuti fa ero fuori, al freddo e al gelo, a scattare foto alle strade imbiancate come una scema; neanche l’ipotermica temperatura e la ben probabile, terribile, scivolata-acrobatica-su-ghiaccio-con-conseguente-frattura-all’osso-sacro mi ha fatto desistere dal mio nobilissimo intento: fotografare l’imbiancatura (vedasi foto) e giochicchiare in anteprima assoluta (solo per voi, siori e siore) con la neve.
Non dico di esser stata proprio la primissima… Ma almeno la prima del quartiere, ne sono certa. u_ù
Ebbene sì, appena visti i primi fiocchi mi sono fiondata sulla candida patina ancora vergine come Monti sui nostri (esigui) risparmi.
Fottesega se domani mattina, per raggiungere il posto in cui lavoro, dovrò armarmi di corde e rampini e darmi all’alpinismo come Messner (ma vuoi mettere l’acqua purissima e altissima con quella solita della cannella che sa di arsenico misto a borio?)… intanto me la godo!

Tanto tempo è passato…

14 settembre 2011

… dall’ultima volta che ho scritto sul Blog. Su QUESTO Blog.
Perché sì, ammetto di averne circa settordici sparsi per il globo terracqueo internettiano tra cui un “Time to sleep” su Splinder e un <metti qui nome random, che non lo ricordo> su MySpace.
In realtà era ovvio che non riuscissi a gestirli tutti e tre, io che nemmeno so organizzarmi col mio compleanno. Questo è uno dei motivi per il quale non lo festeggio, tra l’altro…

Comunque sia, torno ancora a calcare la polvere di wordpress perché mi trovo meglio che da altre parti e perché, a parer mio, è facile-facile proprio come piace ai poFer mentecatti come me. u_ù
Evvai con le offese aggratis!

In questi mesi ci sono state un sacco di novità positive e negative, ad esempio:
NEGATIVO: Mi sono operata alla colecisti…
POSITIVO: Sono dimagrita 15 Kq e ora sono un fi-gu-ri-no!
Oppure:
POSITIVO: Dopo l’operazione sono stata a casa quasi un mese e per due settimane non ho potuto mangiare altro che semolino. (Positivo?)
NEGATIVO: Mi hanno tolto le ferie. Perché giustamente, se una rimane a casa in degenza post-ospedaliera è come se si riposasse e se ne stesse al mare tutto il giorno, certo…

Ci sarebbe altro da dire, ma a nessuno importa.
[cit. colta da Nonciclopedia; dopo di questa, merito la lapidazione]
Ma basta parlare di certe robe, che mi è già venuto il latte alle ginocchia…
Parliamo di cose serie: ho comprato altri modellini~♥

Ed è qui che entra in campo il VERO ed UNICO titolo del Post!
<squilli di trombe e grida di giubilio>

RoBBa nuova, ovvero “Il volo solitario dei miei risparmi”, ATTO QUARTO

La prima ad arrivare è stata la “Saber Lily” della Gift, stupenda come sempre: ottima cura dei particolari e ottima la colorazione, soprattutto dell’armatura che è esattamente identica all’illustrazione dal quale la figure prende spunto; buona anche la colorazione, ricca di sfumature per dare l’idea del tessuto “poroso” della gonna e buona l’idea degli inserti in plastica dura trasparente, che danno il giusto effetto “dissolvenza” della sottoveste.
Se proprio devo trovare una pecca a questa terza release della Gift riguardante Saber… bè, dire il viso: troppo, troppo stucchevole, sembra quasi una statua votiva e non mi è piaciuto un granché; avevo preferito di gran lunga il cipiglio guerriero della prima “Saber”, o lo sguardo demoniaco e poco rassicurante della “Saber Alter Ver.”.
Un ottimo acquisto comunque.

La seconda ad arrivare è stata “Creamy Mami -Gothic Lolita- Pink Ver.”, versione Limited uscita in esclusiva in Giapponia in occasione di una delle tantemila fiere.
Avevo già adocchiato la “Gothic Normal Ver.”, ma alla fin fine faceva molto poco Creamy, che è sempre così pastellosa e zuccherosa quindi, superando il mio rifiuto del PinkO colore, ho optato per la Limited in rosa. E chissene!
Attualmente risulta essere il mio modellino (extra-Berserk e Trinity Blood, ovviamente) preferito, la adoro.

Non fatevi abbindolare dal suo sorriso timido e dallo sguardo zuccheroso... È così che vi costringe a comprarla, nonostante il total pink! Terrificante! °_°

Il terzo acquisto è stata FINALMENTE “Triela” della GSC e, ancora una volta, un po’ come è stato qualche mese prima per “Henrietta” (pur avendo i suoi discreti anni alle spalle), l’ho trovata stupenda.
Solitamente la GoodSmile Company non mi piace, eccezion fatta per i Nendoroids e per i Petit, ma stavolta ha centrato il mio cuore di collezionista in pieno, forse anche perché il chara del manga ben si sposa con il concetto Lolicon-Kawaii per il quale la GSC è tanto portata.
Ma questo è un parere soggettivo.

Il quarto ed ultimo acquisto è stato un delirio di onnipotenza fangirlistico-orgasmico, roba che aspettavo da eoni e della quale avevo ormai perduto ogni speranza di vedere un qualcosa di ben fatto: “Tiger Mask Real Figure”, della Dive.
Dire che è bellissimo è, ovviamente, un eufemismo: la cura per il dettaglio della muscolatura è mostruoso, tanto che potrei benissimo usarlo come modello anatomico per i miei futuri disegni (che NON farò, comunque…); unica nota un po’ stonata è il volto di Naoto, che almeno ad una visione preliminare cozza un po’ con l’incredibile realismo della figure. Tanto per intenderci, sembra di vedere un’ illustrazione attuale di Hiroki Endo.

Uhm… Vedendo l’ora mi rendo conto che è tardi e che, per quanto intenzionatissima a rivedere la prima puntata della quinta season del “Doctor Who”, dovrò proprio andarmene a nanna.

Well then rangers… See you and good night! : D