Non so quanti appassionati videogiocatori di Dragon Age ci siano nell’Impero Supereroistico di noialtri, ma volevo comunque condividere il mio momento di disagio mentale. Abbiate pazienza, sono vecchia.

Premetto che sono un’amante della razza nanica da sempre: ometti ben piazzati, fissati nella mezza età apparente fin dai cinque anni umani e pelosoni proprio come piace a me… e ho appena finito “The descent”.

Ora! Come ben sa chi ha giocato a Dragon Age, sono ANNI che le pervertit-cioè, le ragazze con gusti sani come la sottoscritta attendono un Love Interest nanico: in Origins ho avuto un breve (ma intenso) momento di gloria con Gorim (e no Alistair, non rimpiango di averti concesso la mia “mano”… Smetti di piangere!); nel secondo capitolo mi hanno fatta sperare in Varric che diciamocelo, ha una composizione viso affascinante, ma lui credo preferisse il mio Mabari a me…
E poi in Inquisition lo rivedi, bello come il sole e col petto così villosamente villoso che potresti fare le treccine alle treccine delle treccine di pelo. L’amore, insomma!
A questo giro sarà mio! – mi son detta.
E invece no, ROMANTIKKU negata again.
Mi sono buttata in piena esasperazione su Blackwall che ok, è un bell’ometto di mezza età come piace a me, mi piace assai, come statura potrebbe essere un nano e ha una sana dose di peli che… Ma non è un nano.
Ok, ok, lo so che nella bozza preliminare sarebbe dovuto essere un nano. Ma non lo è!
Non ha l’animo da nano!
Mi capite, vero?

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Ma li avete visti i nani? E quanto sono muscolosi? Sono figli della roccia, non so se mi spiego… E tutti quei peli? Oddio~♡

Lo so che mi capite, adesso potete farla finita con la finta minaccia di chiamare il 113…

Sirene in lontananza a parte, come vi dicevo una settimana fa ho iniziato il secondo DLC di Inquisition.
Ho iniziato “The descent” e lui era lì: basso, tarchiato, in armatura e barbuto! Ah, la barba!
Dovrei scrivere un libro di odi alla barba…
Renn della Legione dei morti aveva già il cuore della mia Cadash (e il mio) alla prima apparizione e ha scalato rapido la vetta del personaggio nanico preferito riuscendo (quasi) a battere Varric!

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Ma ciao, fascinosino Renn! Che fai stasera? Bisteccata nelle Forgotten Caverns a lume di lyrium?

Mi dispiace Blackwall, mi dispiace Alistair, Gorim, Anders… Renn sarà il mio DESTINO e chissene di Valta… Quella sente le voci e vede i Titani, eh! Sta male forte!

Ho deciso, la Somma inquisitaH si concederà a Renn: rimarrà nelle Deep Roads, randellerà i flaccidi glutei delle Darkspawn e… SPOILER AHEAD~♡

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Non dite che non vi avevo avvisato… u_ù

 

Certe volte mi scordo cosa succede di solito ai miei personaggi preferiti. Che sia una forma di autoconservazione?
Per favore, in questo mio momento depress-mood: create una petizione. Andate e diffondete il Verbo.
Che si sappia quanto Bioware sia stata malvagia fin’ora!
Che si conosca la sua crudeltà!
Che non possa più infrangere i cuori delle innocenti fanciulle!
Che si sappia che sarebbe anche l’ora di arrivare un nano tra le scelte romantiche, eh! Daje!

Sto male anch’io, eh. Come Valta, Dottore? Nah, la camicia non mi serve… Tanto sto attaccata alla Play4 come al solito, mica vado in discoteca stasera.

Ebbene sì: complice un certo qual numero di videogiochi che DEVO moralmente giocare eppur deficitari d’talica o anglofona lingua, mi trovo costretta -mio malgrado- nel proseguo dello studio matto e disperatissimo del nipponico idioma.

TL;DR Ho ripreso a studiare il Giapponese, partendo DI NUOVO dall’Hiragana.

Poiché in qualità di rappresentata aulica del movimento “Sentai ForeBAH!” la mia identità è avvolta nel mistero, posso ben capire che non mi conosciate affatto ma, se mi conosceste, sapreste anche che in questi ultimi anni ho tentato l’approccio al giapponese per ben Nmila volte.

Costanza-san! Sono una super sentai, il Mondo intero ha bisogno del mio aiuto! Non posso starmene qui, seduta, a studiare tutto il giorno!

Costanza-san, maBBasta! Sono una super sentai, il Mondo intero ha bisogno del mio aiuto! Non posso starmene qui, seduta, a studiare tutto il giorno!!11!!!

Cos’è cambiato dall’ultimo tentativo fallimentare? Assolutamente nulla, le mie motivazioni sono altrettanto futili e scostanti e non credo durerò abbastanza da potermi almeno presentare, ma chissene.
Al momento so scrivere a random vocali e i gyou di K e S in Hiragana; ancora non mi bastano per giocare ai giochini zozzoni pieni di bei FILF frequentabili, ma me ne farò una ragione.
Sto usando un metodo talmente elementare che mi fa male la mano destra per il troppo scrivere, ma sono assolutamente fiera di me… Almeno fino a domani, quando capirò di aver dimenticato TUTTO e dovrò ripartire da zero.

Per adesso mi godo l’ebrezza orgasmica del sapere.

SEE YA!

Ginti è un faigo.

29 aprile 2015

Ho scoperto (di nuovo, suppongo) di avere un Blog equindi adesso l’emozione score potente in me, tanto che la feBBra potrebbe costringermi a letto giustogiusto alla vigilia di Age of Ultron che, per inciso, andrei a vedere anche in caso di vomito a mo’ di bimba dell’Esorcista… In caso sarebbe un peccato sprecare il Giapponese ingurgitato. Ah sì, sarebbe un peccato per lo sfortunato avventore seduto davanti a me, ma mentirei se mi dicessi interessata. Ad ogni modo… HELLO WORLD! *Sì, sono figa gnegne, ho studiato programmazione per ben mezza settimana, sono una Nerd VERAHJ!11!!(eleven)!!1!* Di nuovo. Perché sono qui? Perché non riesco a dormire, mi sto grattando le ciapèt e la cappa di noia è la mia novella Sharknado di quartiere.

My little Sharknado can't be this cute~♥

My little Sharknado can’t be this cute~♥

Ho finito giustappunto di guardare Death Parade e, seppur abbia tradito buona parte delle aspettative creatami dopo aver visionato Death Billiard, la serie mi è piaciuta e la conclusione è stata ottima. Random spoilerZ are coming! L’ora è tarda per poter scrivere il vero WOT e quindi mi limiterò parecchio, ma se dovessi dare un voto (troppo effort) sarebbe senza dubbio un otto pieno. Io. Che do otto. Genitrice stappa la bottiglia buona, che oggi si festeggia! 

Tornando a Death Parade: bella la OST, belle le atmosfere, i fondali, il chara design, le animazioni… Ma ci sono alcune pecche piuttosto evidenti come la poca caratterizzazione di alcuni personaggi, occasione sprecata alla quale porranno rimedio in una (spero per loro) papabile seconda stagione.

Che poi mi sia piaciuto il tracollo emotivo, il saluto finale, il tentativo di sorriso e DAT scena prima che si chiudessero le porte dell’ascensore va da sé, altrimenti non starei a tesser le lodi alla conclusione, eppure sono rimasta un po’ spiazzata da quello che a me sembra uno svolgimento e un cambio di registro troppo repentino soprattutto negli episodi finali; capisco tuttavia l’urgenza dello Studio di concludere in dodici episodi. Un vero peccato, visto quanto lentamente progrediva inizialmente Decim. Però! Se dico che da brava FUGGIOSCI (?) vedere che Ginti lucida una certa kokeshi dall’aspetto familiare mi ha uccisa, risulto una brutta persona? E se facesse parte dell’esperimento di Nova anche lui? In realtà, alla luce della rivelazione secondo la quale ogni Giudice è stato eletto tale a partire da semplici anime cadute nel vuoto, inizio a pensare che ognuno di loro -in piccolo- abbia il potenziale per sviluppare una coscienza. Altra cosa su Decim: tra tutti i Giudici è quello che, pur avendo ufficialmente emozioni umane, ne mostra meno, il che mi porta a pensare che inizialmente non riesca a capire le emozioni proprio per la complessità, la profondità del sentimento in sé… Eppure è curioso, vuole apprendere. Forse è questa la parte umana che ci mostra tutto il tempo, un po’ la solita curiosità che porta Nova a intraprendere ogni mossa. E a proposito di Nova: sono rimasta un pochino delusa anche dallo scontro intellettuale e morale tra lei e Oculus, ma le puntate son quelle che sono e di nuovo: se mai faranno una seconda stagione, spero elevino lo scontro ideologico tra i due a qualcosa di più concreto; già di per sé mi interessava, peccato non l’abbiano sviluppato quanto mi aspettassi. Il fatto, Memine… Com’è che nessuno ne parla? ç_ç
Forse mi sono fatta un trip mentale, ma ho notato che porta una fascetta dove ipoteticamente Chiyuki ha subito l’infortunio; senza contare che scappa nell’episodio 11, quando Chiyuki prende consapevolezza di sé in quanto anima. Collegamento? O son solo io che mi faccio le seghe mentali?
Che fosse una rappresentazione felina di quei ricordi che le eran stati tolti?

*Fine commenti a caldo e Random Ginti*

*Fine commenti a caldo e Random Ginti appears*

Qualcosa avrò dimenticato, altre cose le avrò cannate senza un domani, ma ho troppo sonno per rileggere. Al corso di scrittura creativa mi avrebbero lapidata per questo ma anche FUCK DA CORSO, tanto non l’ho mai finito.

E per la serie “Accinematografiamoci allegramente”… Sono andata a vedere il da-tutti-discusso “Man ov Stiil”!
*squilli di trombe e urla di gaudio, pls*

Parto col dire che non mi è piaciuto.
Mi dispiace, giuro, questa volta ho tentato in tutti i modi possibili ET impossibili di farmelo piacere, ma è stata una sfida persa in partenza: già dalla prima mezz’ora ho assistito al pretesto di scatenamento malvagità sopita (in gergo PRE.S.MA.S) più assurdo da anni a questa parte.
Ma procediamo con ordine…

Parte Uno: L’inizio

Ah-ehm!
Inizio con Jor che tenta di convincere i vecchiacci rincoglioniti che il Pianeta -ullallà- sta per implodere; non ci è dato sapere come se ne sia accorto e come mai sia il solo ad averci pensato (terremoti? Avvisaglie preliminari? No, il Pianeta implode e stahp), fatto sta che nessuno lo ascolta e tutti fotteseghizzano, minimizzando le preoccupazioni di Russy il quale, da grande uomo qual è, si dice “E vabbé dai, sarà per la prossima volta” e fila a casa a fare qualcosa di assolutamente NON sospetto: rubare il codice genetico, intrappolato nel cranio semi-distrutto di un essere sicuramente più intelligente di tutti gli attuali Kryptoniani.
Ci riesce, ma il Generale Zod lo sgama in pieno e tenta di ucciderlo: prima gli fa la pantomima “Io ti lovvo, eravamo MAPS, xké nn t unisci a me???!1!” e poi, al rifiuto di Jor, ci va giù pesante di sterminio.
Ma il nostro eroe sfugge all’attacco e si reca di gran carriera nella sua fallica casetta dove ad attenderlo ci sono sua moglie e suo figlio, primo kryptoniano dopo anni ad essere concepito alla vecchia maniera.
Ovvero?
Ovvero ‘sti poveracci non ficcano il biscotto da decenni, nemmeno sanno più come si fa… Tranne Russy! Lui lo sa, lo fa bene ed è pure raccomandato dalle migliori massaie.

Coooomunque!

Ora, sinceramente… A me gli effetti speciali di questa mezz’ora son piaciuti, l’idealizzazione fallica di Krypton (abitazioni e cassa-da-esiliato compresi) mi è piaciuta (questi non battono chiodo da anni, capiteli) e sì, lo devo dire, Russel Crowe mi è piaciuto.

Voi non avete letto NIENTE...

Voi non avete letto NIENTE…

Ho letto che a tanti non è andata giù la cosa del “coso” volante di Jor-El, ma io sono per il vivi e lascia vivere: se Jor vuole un coso volante e lo compra con i soldi della sua paghetta, non vedo perché toglierglielo.
Ho letto che in tanti si chiedono come un popolo avanzato come i Kryptoniani non abbiano ancora inventato smartphone  a colori anziché la sabbia magica monocromatica per le videochiamate ed io vi rispondo con un: ma sinceramente… Da un popolo che condanna all’esilio galattico il tizio cattivo di turno mentre il proprio Pianeta è destinato alla morte, salvando così la vita a lui e tutto il suo equipaggio, cosa vi aspettate?
Vabbé, al di là della genialata Krypticamente Kryptoniana del trattamento riservato al cattivo e al di là di alcune scene improponibili come quella in cui Jor, cadendo da millemila metri, viene salvato in extremis da Coso Volante (qualcuno dovrebbe spiegare a Snyder cosa capita agli organi interni dopo un impatto simile), la prima mezz’ora è molto carina, si fa guardare volentieri, ha quel che di pathos e drama che non guasta ed è forte degli OTTIMI effetti speciali che fanno impallidire persino il gettonatissimo “The Avengers”.
Ma quello che sembrava un ottimo inizio viene presto rovinato da.. ehm… Tutto il resto.

Parte Due: Il Primo-Mezzo, ovvero come crescere un figlio sociopatico

Eddunque il giuovine SuperMEH arriva sulla Terra, pa’ e ma’ lo raccattano, lo accudiscono, lo crescono come un povero sfigatello emo pieno zeppo di problemi quando basterebbe alzasse un solo, fottuto dito per distruggere i bimbiminkia che lo perseguitano.
Essì, la quintessenza di quello che un genitore dovrebbe fare: ostacolare le potenzialità artistiche del figlio (in questo caso super-fottuti-poteri) e farne un pupazzo rincretinito fino ai trentanni.

Not bad, parentZ...

Not bad, parentZ…

Tornando a noi, nonostante ultimamente abbia l’ormone movente e il mio istinto materno sia OVER 9000, tutta la storia del “Ma tu sei mio figlio!” e compagnia bella non mi ha toccata forse anche a causa della mal sopportazione che ho riservato al personaggio di Costner, il quale ha toccato il massimo splendore nel preciso momento in cui ha deciso di morire per salvare un cane, facendo sì che il figlio crescesse giusto un pelino [cit. necessaria] più complessato di quanto già non fosse. E lo era parecchio, ben inteso.
Aaaah, i veri genitori si notano al primo sguardo~♡ /sarcasmo

Ora.
Io vorrei davvero -con tutta me stessa- continuare codesta recensione ma, in realtà, quanto scritto sopra fa parte delle millemila bozze di articolo iniziate e poi, per un motivo o per un altro (leggasi: il PC ha preso fuoco tre anni fa), mai portate a termine…
Ma sono talmente svogliata e soprattutto (auto)compiaciuta dalla mia “”recensione”” monca che *papparappà* ho saggiamente deciso di postarla uguale.
Vorrei poterla concludere, ma le brillanti battute (?) che sicuramente (??) avevo in mente il 2 Ottobre 2013 si sono ormai involate verso altri lidi ET soprattutto altri film.
Sicuramente (forse) scriverò un breve commento cretino su “Avengers Age of Ultron”, che mi è piaciuto ma anche no, e “Star Trek Beyond” che, invece, mi è piaciuto piú dei lavori inconsistenti dell’amicone J.J.
Mi puacerebbe un sacco parlare di “Preacher”, magari evitando di fare parallelismi troppo evidenti col fumetto Vertigo, giacché son media differenti… Bon!
Lo so che ve ne frega tantissimo, amici che non leggete il Blog. Io vi amo anche per questo.
Siete i migliori lettori invisibili del Millennio, credete a me~♡

E bho, see ya…

E domenica…

14 settembre 2012

… botta di Moneglia, borgo marinaro nelle vicinanze -si fa per dire- di Genova!

Barca cambiata, equipaggio idem: stessa timoniera purtroppo (sì, la bimbaminkia che ha bidonato il gozzo all’ultima gara), l’ex terzo remo ora capovoga, il solito secondo remo, un brend niu-sugoi-kawaii!!11!!(one)! terzo remo (che non conosco xD) e Convivente al quarto.

cHe SuPaH-MeGaH-UbEr-bArKa!!11!! SuGoi-NeKo-KauAiiiii!!1!!!(one)!

Vedremo, vedremo… Ma la barca pare sensibilmente migliorata, scorre meglio ed è più leggera di 10 Kg che NON sono poco.

Stavolta porterò un costume, DUE macchine fotografiche e un quantitativo variabile di antistaminici!

Vedrò di preparare anche qualcosina per cibarsi/abbeverarsi nei lunghi lassi temporali di vuoto assoluto, che col cavolo che spendo di nuovo 16 Euro per un panino di diametro pari a 3cm e una bottiglietta da mezzo litro di acqua…
Ho già pronto l’immancabile libro -trattasi de “I ragazzi di Anansi”, di Gaiman che mi tengo in serbo da settimane seppur abbia, lo ammetto, già letto i primi due capitoli.
(Non ho potuto resistere! xD)

Ho visto comunque che cose da visitare ce ne sono, quindi mi farò un percorsino veloce da seguire e all’orario fissato andrò alla gara, che sarà sicuramente nel pomeriggio.


E chiudo qui. u^u
Com’è che non mi viene mai in mente una frase intelligente per chiudere i Post? T^T

Isola d’Elba rulez!

10 settembre 2012

EDDDDunque!

Ieri isola d’Elba, per la seconda gara dei campionati italiani di voga a sedile fisso.
Dopo la disfatta psicologica di due giorni fa, con un preavviso di gara di un’ora e mezzo, litigi assortiti, una timoniera bimbaminkia che non sa tenersi un uovo in culo e un fidanzato/capovoga  che primadonneggia con risvolti tragicomici, alla fine siamo giunti alla seconda prova.

Ovviamente, anche stavolta siamo partiti male: il capovoga infortunato (?), la bimbam-ehm… timoniera infortunata pure lei (quanti infortuni nel giro di 13 ore, nevvero?), la barca che non è quella da gara su cui i ragazzi si sono allenati per mesi, i puntapiedi da donna (lol) e un campo di gara ad catsum.
Un disastro di cui siamo (ma sono sarebbe più corretto, visto che io sono una sorta di mascotte) venuti a conoscenza solo una volta sbarcati sull’Isola.
Il Comitato organizzativo fortunatamente si è subito messo in moto e alle 13:00, dopo appena due ore, hanno trovato una barca dei femminili con i puntapiedi non regolabili e un timoniere brand new.
Non il massimo, ma almeno la gara c’è stata.

Il risultato non è stato dei migliori, anzi: terzi su sei, ma con due equipaggi femminili e uno maschile squalificato per essere entrato prima in boa.
Uno schifo, sì. Anche contare i problemi che ci sono stati non risolleva certo il morale.

La cosa che più mi ha dato fastidio è stata la reazione degli allenatori, coloro che più di tutti dovrebbero sapere quanto è grande il desiderio di vincere e quanto è disastroso e negativo il “passivismo” con cui hanno accolto il risultato.
“Sì, vabbé dai, non è una tragedia. Basta che vi qualifichiate nei primi 7, poi se perdete amen.” NON è il discorso giusto. Sarebbe stato più apprezzabile, a parer mio, un sano “Bimbi oggi non abbiamo dato il massimo. Avete le capacità per sfondare culi e vincere, vedete di mostrarle anche agli altri. E ora di corsa ad allenarci, muoversi!” sarebbe stato auspicabile… Ma si sa, io non sono un’allenatrice, sono la mascotte.

Ora, sinceramente, il viaggio è stata la tipica “ammazzata”, gergo indomito livornese per dire “sfacchinata assoluta”.
Sveglia alle 7:00, alle 8:00 appuntamento comune in baracchina Bianca per la colazione, alle 8:30 partenza per Portoferraio.
Come avevamo previsto siamo arrivati al porto con un buon anticipo, quindi ci siamo messi a chiacchierare e a lollare al solo sentire “schiaccina” al posto del Livornese “schiacciata”, che secondo me è pure più bellino. Ma De Gustibus.

Il traghetto ci aspettava alle 10:00 e quindi via, partenza!
L’andata, almeno per me, è stata traumatica: nipote di pescatori e figlia del Signore degli scogli ovviamente soffro il mal di mare, eredità forse del lato contadino che mi distingue per linea matriarcale.
Per una lunga ora ho combattuto con il mio stomaco, che proprio non ne voleva sapere di collaborare, ma alla fine ne sono uscita vittoriosa. Fisicamente provata, ma pur sempre vincente.

Appena attraccati ci hanno accolti il sole e il caldo afoso e subito ho ripensato alla cura nel preparare la borsa, alle cibarie che avevo portato, all’acqua, alla crema solare, all’asciugamano da mare e sì, alla borsettina di plastica con il costume dentro; sì, proprio quella che avevo lasciato sul tavolo proprio prima di uscire… E che sul tavolo è rimasta, tipo.

*Sono un’idiota.*

È stato il pensiero per buona parte della mattinata e per buona parte del pranzo (essì, anche quello pagato dal Comitato, anche se un po’ misero) e per buona parte del pomeriggio. Mentre tutti coloro che non avevano gare si divertivano spruzzandosi l’acqua nel viso con l’intenzione di accecare per sempre l’avversario (abitudine tutta livornese), io me ne stavo in solitaria a leggere “La grammatica di Dio” di Stefano Benni, seduta sotto agli alberi de “Le ghiaie”.

Il costume… Dovevo portare il costume… Come ho fatto a dimenticarmi quel dannato costume…?

Tra una capatina in sala giochi, una partita a biliardino, una girata per il centro di Portoferraio (terra natale di mio nonno materno) e una visita amichevole al pulitissimo bagno a pagamento, ho passato la giornata fino alle 17:30, orario di partenza della competisciòn. Finita come già vi accennavo poc’anzi.

Ho fotografato istante per istante, al mio fianco (metaforicamente, perché effettivamente era giù in spiaggia) Barbara riprendeva tutta la gara in filmato, per poi revisionarlo a fine.
Ho immortalato la pessima partenza, il buon andamento della barca, i pessimi giri di boa… E poi è tutto finito. Circa 10 minuti di gara e un migliaio di foto. xD

Una volta scesi, sono prontamente andata a portare l’acqua a Borgo B (il gozzo di Convivente), poi filato di rincorsa a fare la doccia ché da lì a poco ci sarebbe stata la premiazione.

È stato tutto ,molto carino e gli elbani, contrariamente a quanto avevo sentito dire da mia madre, sono persone gentili e disponibili tanto che, a causa dei ritardi nella schedulazione delle gare e conseguentemente della premiazione, ci hanno offerto una merenda a base di buonissima pizza (davvero, era squisita!) mentre andavano a prendere i biglietti per il traghetto di ritorno che sì, ci ha aspettato per ben 10 minuti prima di partire.

Un’ottima giornata di svago, anche se di ritorno dall’isola qualche occhietto lucido per la pessima prova l’ho visto.
Abbiamo passato tutta l’ora a parlare della gara, a scherzare brevemente e poi ancora a guardare foto e filmati della competizione.

Prossima volta a La Spezia. Spaccheremo i culi, assolutamente!

Perché io sono Batman!

27 agosto 2012

Ooooorbene, visto che sono una grandissima fan di Batman (film, ma anche fumetto), ho pregato il Dio Anansi di farmi trovare sotto al cuscino un paio di bigliettini per l’anterprima nazionale e, NonIndovinereteMaiSorpresaDelleSorprese!
Quando mi son svegliata la mattina dopo non c’erano. neanche uno dei due.

Inizio a pensare che Anansi-kun non mi veda di buon occhio, forse dovrei sacrificare qualche altro succo ACE in suo onore…

Insomma, dato che la sopra citata Divinità non ne vuol sapere di aiutarmi, mi son decisa a prendere i biglietti comprandoli.
Sì lo so, è triste… Ma è questo il Mondo in cui adesso viviamo.
Neanche i Super-awesome-Eroi riescono ad accaparrarsi i biglietti del cinema gratis.

Scherzi a parte, un paio di giorni prima avevo notato il lampeggiante annuncio circa la prevendita, quindi sono andata sul sito del cinema e ho comprato due ingressi (per me è Convivente) con una dose visibile di commozione.
Avevo grandi aspettative per questo film, e al momento di presentarsi in Sala 1 già avevo avuto bisogno di una dozzine di defibrillate (???) per la troppa emozione.

Ora, sinceramente, non sono una critica cinematografica: non m’intendo di regia, né di costumi di scena e neppure di scenografie… Ma il film mi è piaciuto. E mi ha deluso tanto, anche.
Aspettate, che vado nel dettaglio del mio dualismo Stevensoniano. u_ù

INIZIO

Semplicemente: si vedono un paio di idioti qualunque (buoni ammeriggani -ops, pardon- GothamCityani) a cui vengono gentilmente recapitati un paio di ribelli/mercenari qualunque. Ovviamente incappucciati. E ovviamente NESSUNO ha la premura di togliere il cappuccio ai suddetti.
E poi ci meravigliamo se gli attacchi terroristici vanno a buon fine.

Come era ovvio supporre, tra gli incappucciati ribelli siede il Capo Supremo, colui che solo ucciderebbe un circo Russo a mani nude: Bane.
Nota di merito: il Bane di Nolan mi piace molto, il renderlo molto più realistico rispetto al fumetto mi è piaciuta più del previsto; peccato per il pessimo doppiaggio da telecronista che ha mangiato il microfono.

Bane spacca i culi (ovvio) dopo che l’aereoplanino dei poco svegli ammeriggani/GothamCityani viene preso d’assalto dall’aereoplanino dei “suoi” soldati, muoiono quasi tutti, il main villain rapisce un Doctah specializzato in armamenti pseudo-nucleari e, in simulazione del cadavere dell’Accademico, lascia a morire uno dei suoi che per contro ne è sinceramente onorato. Bravo ragazzo.

All’orizzonte, il bravo Bane agganciato ad una fune di soccorso lanciata dall’aereo, in tandem al Dottore.

E qui termina la scena iniziale.

Ora l’inizio è, a parer mio, il peggiore della trilogia di Nolan: non ha un ritmo incalzante come il primo colpo visibile del Joker e non ha quel sapore agrodolce del primo capitolo.
Ma DE GUSTIBUS.

INTERMEZZO

Bella la “vista orfano” di John Blake, che più avanti si rivelerà avere un ruolo chiave.
Incredibile l’utilità di Gordon, qui infermo a letto per l’intero (o quasi) film.
Assurdo il comportamento di Alfred, mai e poi mai abbandonerebbe il “suo” Signorino, soprattutto non in una situazione del genere.
Bello vedere che Rufus, anziché far annegare l’intero progetto, preferisce darlo in mano ai terroristi.
Miracolosa la capacità di rigenerazione del Signor Wayne, che prima deve usare un tutore per muovere la gambasinistra, poi il tutore scompare e alla fine, forse grazie all’aiuto di Padre Maronno, riesce a guarrire in meno di quattro mesi i problemi -chiamiamoli così- strutturali alla schiena; a tratti mi sembrava di vedere Logan degli X-Men.
Ce ne sarebbero altre, ma sfortunatamente il tempo per scrivere è poco.

FINALE

Lo scontro con…

>SEMI-SPOILER!<

… i cattivi è stato osceno, vorrei conoscere chi ha osato girare un simile “combattimento”!
Non sono un’esperta, ma avevo notato delle carenze in questo senso anche negli altri due film… ma qui si rasenta la vergogna assoluta, soprattutto dopo aver letto che c’era una equip di riprese (scusate, non so se esista un termine più appropriato) addetta solo alle scene di combattimento. Soldi sprecati, dico io.

Molto intensi gli ultimi cinque minuti, che mi hanno emozionata più dell’intero film.

La sensazione generale che la visione mi ha lasciato è stata di velocizzazione; ovvero, mi è parso che tutto fosse stato tirato via senza la dovuta attenzione ai dettagli.
Capisco che sia difficile gestire una trilogia, soprattutto dopo la morte di uno degli attori che, a sentire i vari rumors, avrebbe dovuto far ritorno anche in questo terzo capitolo… Ma Nolan è un professionista (lo dimostra il suo “The prestige”, che a me è piaciuto tantissimo!) e da un professionista ci si aspetta tutt’altra qualità.
Ho scoperto da poco che gli “errori” di continuità che ho trovato si chiamano BLOOPERS (ma potrei sbagliare).
Ebbene, “Batman – The dark knight rises” ne è pieno.

Un peccato, speravo si tornasse ai picchi di “Batman Begins”.

Piccola nota di biasimo, ma anche qui si torna ai gusti personali: ridatemi Michelle Pfeiffer. La Selina di Anne Hathaway da il suo meglio a 90°, ma è povera di quella sensualità che dovrebbe essere propria del personaggio.

Opinioni libere da spoiler (yessa, ce l’ho fatta!), ma solo accennate.
Se mi sentissi meglio scriverei fiumate di robe, ma per oggi mi fermo qui, sicura di essermi dimenticata TANTE e più cose. xD

See ya!

27 agosto 2012

E finalmente ora posso scrivere ai quattro venti (??)

Ben svegliato, Vale!

(E sì, con questo colore che disintegra una retina sana nel giro di tre secondi. xD)

Altro che “El gato”, sei più un leone… Anche se ci hai fatto preoccupare un botto!Dopo una settimana passata in rianimazione eravamo pronti ad ucciderti, in caso tu avessi deciso di non svegliarti.

Tutto è bene quel che finisce bene, adesso manca soltanto che la Polizia acciuffi i tizi che ti hanno conciato così.

A casa

17 luglio 2012

Mbò, son passati quasi 3 mesi da quando sono tornata in affitto: mi sento MOLTO più libera, ho molto meno tempo per le nerdate… e ancora non so cucinare, sbruciacchio quel poco che faccio e carbonizzo le cose che Convivente prepara.

Disattenzione alle stelle. Non capisco come facciano le “donne normali” a non commettere errori madornali come bruciare vivande, roseggiare maglie precedentemente bianco latte e perdere nasini (chiamati anche “mollette”) come se piovesse… Ne avevo comprati la bellezza di 50 (- che tanto siamo in due, mica ne posso prendere settordici – pensavo); ad oggi solo la metà di essi è sopravvissuta.
In compenso le mie patate lesse sono kanbeki sugoiiiiii!!1!!!!!(one)!!!!!!!11!!!  

Anche Kida-kun pensa che le mie patate lesse siano sugoku oishi… u_ù

 

Da un po’ di tempo a questa parte ho scoperto che ho la fissazione per il pulito, la qual cosa NON fa affatto bene alla mia già precaria salute mentale: avevo sorriso vedendo Ryuji (Toradora – ndR) pulire con uno matita coperta di carta… Ebbene, adesso posso dire di averlo fatto anch’io! u^u
Il fatto è che quando siamo entrati, questa casa era disastrata: non solo era disastrata dal punto di vista della mobilia, ma era anche ingiovibilmente lercia; la peggior parte in assoluto era -neanche a farlo apposta- il bagno: OSCENO! O_O
E quindi m’è toccato far delle pulizie approfondite con tanto di spazzolino da denti (non proprio come Ryuji, ma l’essenza è quella) per le fenditure tra mattonella e mattonella e -udite, udite- per gli spazietti tra la finestra e la veranda.

 

Ardi mio cosmo, ardi e brucia ogni germe di questo Mondo!

 

Insomma, nonostante le mie oscure paure e tetri presagi, la convivenza va bene, le faccenduole di casa procedono (forse troppo) e la mia cucina è rimasta lo schifo immangiabile di prima.
Sono un disastro assoluto, ma fiero! (Frase di nebulosisssssimo senso…)
Mbhà, visto che è tardi vado a scaldare le cibarie, che a breve Convivente torna e credo voglia proprio nutrirsi.

Speriam di non bruciare nulla, va’!

YOSH!